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Continuano gli eventi musicali all’Istituto Marymount: si è tenuto lunedì 6 marzo, presso la cappella della nostra scuola, il concerto per la Quaresima “Stabat Mater” di G.B. Pergolesi. Una nuova occasione, questa, in cui la nostra comunità si è riunita grazie al potere della musica.

L’Opera è stata eseguita dal Soprano Sara Agostinelli, dal Mezzosoprano Victoria Shapranova, dall’Orchestra Nova Amadeus Chamber e diretta dal Maestro Gianmario Cavallaro.

Si tratta del quarto appuntamento nel corso di quest’anno scolastico preceduto, nel mese di ottobre, dal “Concerto per Elena” con il Coro Ali di Bambù (Direttrice Cristina De Pascale e Pianista Olga Shishkina), a novembre, dall’esibizione dal titolo “Dall’opera lirica ai Successi della Canzone Italiana” e, nel mese di gennaio, da un omaggio alle celebri colonne sonore di capolavori del grande schermo in compagnia del Maestro Filippo Staiano, flautista concertista, e del Maestro Cavallaro, la cui collaborazione con il nostro Istituto dura, ormai, da nove anni.

Per approfondire: https://marymount.it/celebri-note-dal-grande-schermo/

Un giorno speciale per celebrare l’impegno e la dedizione di tutti coloro che lavorano nella nostra Scuola, apportando il proprio prezioso contributo, quotidianamente e con entusiasmo, a favore dell’intera comunità Marymount:

Thank you for all you do, you are appreciated more than you know!

Miró, Monet, Mondrian, Yayoi Kusama ed Andy Warhol: cinque grandi nomi che, simbolicamente, si sono incontrati presso l’Istituto Marymount per dare vita ad un inedito carnevale artistico al ritmo della murga.

Un corteo vivace e coloratissimo, che ha visto coinvolti il KG e tutta la Primaria, portando nella nostra scuola allegria, arte e musica.

Grazie all’iniziativa e all’impegno dell’artista e insegnante María Ángeles Vila e dell’insegnante di arte Jane Victoria O’Connor, che nelle scorse settimane hanno guidato gli alunni nella realizzazione di questa splendida giornata, è stato possibile “mascherarsi” da vere e proprie opere collettive, rendendo omaggio a Maestri del calibro di Miró, Monet, Mondrian, Kusama e Warhol, attraversando movimenti, stili ed epoche differenti.

Un carnevale unico, dove le classi hanno costruito, in autonomia, il proprio travestimento, che ha poi trovato la sua massima espressione nello spirito di condivisione e nello stare insieme.

Una parata dalle mille sfumature, nella quale hanno sfilato delicate ninfee, forme geometriche, chiome rosso fuoco ed iconici simboli della pop art.

Una festa di balli e canzoni grazie alla presenza degli artisti argentini Pablo Oliver (percussioni) e Andrea Karina Filomena (danza), che hanno avvicinato gli studenti – in particolare quelli delle classi V della Primaria, che si sono cimentati in prima persona – alla tipica commistione tra danza, musica e teatro e dal risvolto sociale che prende il nome di murga, che il duo aveva già presentato, con successo, in altri istituti anche in occasione della Biennale di Venezia.

Oggetti di uso quotidiano (come, ad esempio, ciotole, contenitori di vario genere, pentole) riconvertiti, in un interessante riciclo, a strumenti musicali per una manifestazione davvero originale.

Folklore, tradizione ma anche innovazione, in un esperimento creativo che ha avuto la capacità di coinvolgere non solo gli alunni ma anche i docenti, promuovendo la forza e la bellezza di un’espressività di gruppo costruita giorno per giorno, passo dopo passo.

Nel giorno che precede la Festa della Candelora, mercoledì 1 febbraio, gli alunni della Scuola dell’Infanzia – tre, quattro e cinque anni – si sono sono riuniti nella cappella di via Nomentana per conoscere da vicino questa ricorrenza. Guidati dalle insegnanti, i bambini hanno così avuto modo di approfondire il significato della parola “luce”, ponendo domande ed esprimendo concetti e riflessioni personali.

La Candelora, che si celebra il 2 febbraio, è la festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio, come riferito dal Vangelo secondo Luca, avvenuta quaranta giorni dopo la nascita, e tradizionalmente prevede la benedizione delle candele.

Dopo questo momento di confronto, infatti, alcuni bambini, in rappresentanza di ciascuna classe, hanno portato candele e immagini raffiguranti la Sacra Famiglia verso l’altare e, successivamente, tutti insieme, hanno intonato il brano La luce vedrà – C’è una candela.

Oggi, 7 febbraio, si celebra la Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, volta a informare e sensibilizzare sul fenomeno, per la quale il nostro Istituto ha organizzato diverse iniziative.

In questa occasione, ad esempio, tutte le classi della scuola primaria hanno preso parte a “Ties That Bond”, recandosi a scuola con una cravatta come simbolo di unione contro il bullismo, guidate dal corpo docente in varie attività con momenti di dialogo e confronto.

Anche quelle della scuola di primo e secondo grado, dalle medie al liceo, hanno preso parte all’Anti-bullying Day, data che coincide, inoltre, con il Safer Internet Day: un appuntamento internazionale sui rischi che comporta l’uso di internet, istituito nel 2004 dall’Unione europea.

In particolare la Giornata Mondiale della Sicurezza in Rete è finalizzata a stimolare la riflessione non solo sull’uso consapevole degli strumenti digitali, ma anche e soprattutto sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella costruzione di un web sicuro e positivo.

Eventi, questi, che seguono la giornata dei calzini spaiati (tenutasi il 3 febbraio), nata per promuovere l’importanza dell’inclusione e che, in linea con i principi del nostro Istituto e, in particolare, con il Goal di quest’anno “To create unity through diversity”, ha visto gli studenti indossare, come gesto simbolico, calzini di diverso colore.

In occasione della giornata mondiale della gentilezza, che si è celebrata nel mondo il 13 novembre, gli alunni dell’Infanzia KA e KB hanno avuto modo di festeggiare l’appuntamento dando vita a diverse attività, che si sono svolte nella sala di danza del nostro Istituto.

I bambini, vestiti per la circostanza con maglioni colorati, hanno così potuto approfondire, guidati dalle insegnanti, il significato di questa parola e come sia possibile tradurla, nel quotidiano, in gesti concreti.

Cosa vuol dire essere gentili? Quale può essere un’azione gentile? Quali sono le parole gentili? Per alzata di mano e seduti in cerchio, gli alunni si sono alternati nelle risposte, esponendo i propri punti di vista e fornendo esempi.

Un dialogo aperto e costruttivo che li ha visti giocare insieme e divertirsi in attività collettive, anche motorie. Successivamente, le classi hanno preso parte alla visione del cortometraggio “A Joy Story: Joy and Heron”, dove i due protagonisti, un cagnolino ed un airone, trovano un punto di contatto proprio attraverso la gentilezza.

La giornata è stata anche spunto per realizzare un cartellone (a forma di sacco) “pieno” di termini ed espressioni gentili (come, ad esempio: grazie, buongiorno, prego, per favore). Infine i bambini, passeggiando in piccoli gruppi, hanno distribuito messaggi di gentilezza in ogni angolo della nostra scuola.

“Sii gentile senza volere nulla in cambio:
la gentilezza non si vende e non si baratta,
si dona”.

Era il 13 novembre del 1802 quando a Béziers, in Francia, venne alla luce Padre Jean Gailhac, fondatore delle Religiose del Sacro Cuore di Maria.

Qui, il nostro Istituto, trova le sue radici più antiche e oggi celebra la nascita di colui che ha reso possibile il progetto formativo Marymount in Italia e nel mondo.

Oltre duecento anni fa, quindi, si scrivono le prime pagine di un libro che si aggiorna costantemente grazie all’impegno, alla dedizione e alla vocazione verso un cammino comune.

Nel 1849 Padre Gailhac, infatti, fondò il primo gruppo delle Religiose del Sacro Cuore di Maria e per loro agì come guida spirituale e formatore. La nuova comunità iniziò a crescere e ad espandersi, dal cuore dell’Europa in altri Paesi e continenti.

Padre Jean Gailhac rimase in contatto tramite numerose lettere, visite e trattati spirituali fino al giorno della sua morte, avvenuta il 25 gennaio del 1890.

Nel 1972 è stato dichiarato Venerabile dalla Chiesa Cattolica Romana; oggi il suo insegnamento sull’importanza di conoscere ed amare Dio “portando la vita a tutti i suoi figli” si rinnova, quotidianamente, anche grazie alle scuole che fanno parte del Network RSHM e che trovano l’origine più profonda della loro istituzione nella sua figura così ispiratrice.

Nell’ambito di questa ricorrenza, il nostro Istituto parteciperà ad alcune celebrazioni per Padre Gailhac: il 15 novembre, con gli studenti del liceo, con una messa presso la parrocchia di Santa Francesca Cabrini; il 16 novembre, invece, con le classi V della Primaria e tutte le medie, alle ore 9.00, presso la Basilica di Sant’Agnese.  

L’Open Day del liceo Marymount ha visto un grande coinvolgimento da parte delle famiglie: l’appuntamento dello scorso 22 ottobre, infatti, ha permesso a tutti i partecipanti di conoscere da vicino la nostra High School – non solo confrontandosi con il corpo docente e assistendo, di persona, allo svolgimento di una giornata scolastica – ma anche ascoltando, dalla voce stessa degli allievi che la frequentano, le peculiarità della nostra scuola.

Sono stati proprio gli studenti, infatti, a presentare, attraverso un tour guidato della sede di via Livorno, gli spazi e, soprattutto, le caratteristiche che contraddistinguono l’High School del Marymount. Dapprima i genitori sono stati accolti dal Preside, Prof. Andrea Forzoni, dal Vicepreside, Prof. Shane Grant, e dalla Principal, Professoressa Penelope Foster. Il Vicepreside ha poi invitato i presenti a fare un vero e proprio viaggio nel futuro: anno 2032, cosa possiamo aspettarci dalla scuola? Tra i primari obiettivi, essenziali per predisporre all’apprendimento e alla conoscenza, oggi come domani, un ambiente sereno.

«La nostra scuola, che porta avanti un autentico bilinguismo con circa la metà delle materie insegnate in lingua inglese – ha affermato il Vicepreside Grant – si pone come ponte tra gli istituti tradizionali e quelli internazionali, guardando al domani senza dimenticare le proprie radici. Una realtà aperta, dove due mondi – quello italiano e quello anglosassone – si intersecano in una connessione continua, dove scuola e famiglia dialogano costantemente e in cui, quale ulteriore arricchimento culturale, gli insegnanti di madrelingua inglese provengono da Paesi differenti (Australia, Canada)».

L’incontro è stato anche occasione per fare un focus sull’orario compattato che scandisce la giornata scolastica: gli studenti seguono, quotidianamente, non più di tre materie impostando così, fin dall’inizio del percorso, Classico e Scientifico, un orario di tipo accademico, propedeutico all’università con la scelta, per molti dei nostri ex-allievi – i primi maturati del quinquennio hanno ottenuto ottimi risultati (https://marymount.it/auguri-ai-primi-diplomati-del-liceo-marymount/) – di iscriversi presso atenei esteri.

Divisi in gruppi, per i genitori è stato poi possibile scambiare opinioni con gli insegnanti, approfondire materie, corsi, attività pomeridiane e progetti internazionali, visitando le aree rinnovate dedicate allo studio (aule, biblioteca, sale polifunzionali), alla scienza (laboratorio), allo sport e all’attività fisica (campi, palestra) e alla condivisione (mensa, giardini). Una giornata in cui la proposta didattica ha lasciato spazio allo scambio e alla condivisione, delineando un concetto più ampio di comunità e di formazione.

Di seguito condividiamo la testimonianza della visita didattica presso il Museo dell’Ara Pacis che ha coinvolto le classi IVA e IVB (Classico e Scientifico) del nostro liceo. In allegato l’articolo scritto dalla studentessa Lucrezia Cerulli.   

La scuola e il corpo docente, in perfetta linea con il nostro percorso di studi classici, ha organizzato il giorno 14 Ottobre 2022 una visita guidata della maestosa Ara Pacis di Ottaviano Augusto. L’opera, emblema della Pax Augusta e della conseguente prosperità e stabilità politica portate dal Princeps a Roma, venne commissionata dal Senato nel 13 a.C per celebrare il ritorno di Augusto dalle sue campagne in Spagna e Gallia.

T.1 Res Gestae Augusti, 12, 2 Cum ex Hispania Galliaque, rebus in iis provincis prospere gestis, Romam redi, Ti. Nerone P. Quintilio consulibus, aram Pacis Augustae senatus pro reditu meo consacrandam censuit ad campum Martium, in qua magistratus et sacerdotes virginesque Vestales anniversarium sacrificium facere iussit.

Accompagnati dalle Prof.sse Eleonora Fortunato e Federica Turco ci siamo tuffati in una realtà Augusto rege ripercorrendo le leggendarie origini di Roma e le Res Gestae Divi Augusto che hanno donato all’impero tempi tanto felici da essere denominati seculum aureum. Il monumento, ritrovato sotto Palazzo Peretti in via in Lucina, venne restituito al pubblico dopo un lungo periodo di inaccessibilità dovuto alla necessità di realizzare condizioni più idonee per il mantenimento e la protezione dell’altare dagli agenti esogeni. Oggi la preziosa Ara è custodita in una struttura simile ad una teca di vetro dove, con un gioco di luci e ombre, la piena luce naturale filtra attraverso il vetro ricreando l’illuminazione originale di quando era collocata nel Campo Marzio. L’altare originariamente si trovava, non a caso, al centro di questo vastissimo terreno pianeggiante sul quale si svolgevano l’ addestramento militare e le manovre belliche. Era localizzato vicino al Pomerium, confine sacro della città, nel punto dove quindici anni prima era stato edificato il Mausoleo di Ottaviano. Importante da sottolineare è che L’Ara Pacis e l’opera dell’ Horologium Augusti, creati e inaugurati contemporaneamente, furono posizionati in modo tale che il 23 settembre, giorno del compleanno di Augusto, l’ombra dell’obelisco puntasse verso l’ingresso dell’altare.

Nella quiete dell’isolamento acustico e in quel meraviglioso gioco di luci garantiti dalla teca, è stato possibile osservare i bassorilievi decorativi minuziosamente. Nei lati più lunghi, fiancheggiando le porte, sono rappresentate da un lato due scene estremamente allegoriche: a sinistra la personificazione della Terra (Tellus) simile un po’ alla Venere genitrice lucreziana, e a destra quella di Roma, rappresentata come una donna guerriera dotata di elmo, spada e scudo, associabile alla figura di Minerva. Dal lato opposto invece abbiamo assistito a scene tradizionali della mitologia romana: a destra il sacrificio di Enea ai Penati, dov’è presente la leggendaria scrofa bianca e a sinistra il Lupercale con i celeberrimi Romolo e Remo.

Al culmine della visita abbiamo dovuto abbandonare quel paradiso della Pax Augusta e a malincuore siamo ritornati sui nostri passi.

Lucrezia Cerulli

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Condividere non solo gli spazi fisici ma anche quelli che ci portano a conoscere nuove realtà attraverso le pagine di un libro.

È con questo spirito che il nostro liceo di via Livorno ha aderito al progetto #ioleggoperché (https://www.ioleggoperche.it/) la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, finalizzata alla raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche, organizzata dall’Associazione Italiana Editori e sostenuta dal Ministero per la Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore, dal Centro per il Libro e la Lettura, dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

Un appuntamento, questo, che rafforza il consistente investimento economico del nostro Istituto per l’acquisto di libri ed intere collane, ora a disposizione dei nostri studenti: dai grandi Classici della storia del pensiero ai capolavori della Letteratura, dalla Filosofia alle Scienze (per citarne alcuni: Bruno Snell, La cultura greca e le origini del pensiero europeo; E. Dodds, I Greci e l’irrazionaleGödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante di Douglas R. Hofstadter; Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo di Stephen Hawking; Il secolo breve di Eric Hobsbawm; Critica della ragion pura di Immanuel Kant).

Dal 5 al 13 novembre, quindi, sarà possibile comprare dei titoli, anche in lingua inglese, presso le librerie gemellate e donarli alla nostra scuola per arricchire ulteriormente la biblioteca dell’High School che, oggi, gode anche di nuove aree polifunzionali destinate alla lettura e allo scambio tra i nostri studenti.

In questa edizione, particolare attenzione sarà riservata allo sport come strumento di crescita della persona e della società per “la costruzione di un futuro migliore e sempre più inclusivo”.

Di seguito riportiamo le librerie che aderiscono al progetto e gemellate con la nostra scuola:

– Mondadori Bookstore – Piazza Cola di Rienzo, 81

– Libreria Feltrinelli – Via Appia, 427

– La Feltrinelli libri e musica – Viale Marconi, 176

– La Feltrinelli Point – Viale XXI Aprile, 87

– Roma Eritrea Feltrinelli – Viale Eritrea, 72