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Sabato 11 febbraio si è svolta presso la nostra scuola la Qualificazione del Centro Italia per la competizione di robotica FIRST® LEGO® League Challenge.

La FIRST® LEGO® League Challenge è una competizione rivolta principalmente a ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado. Prima che la nostra scuola si rendesse disponibile ad ospitare l’evento le squadre del Lazio dovevano necessariamente spostarsi a Firenze o Salerno per partecipare.

Ogni anno LEGO® sceglie il tema della nuova stagione, quest’anno si chiamava SUPERPOWERED ed aveva lo scopo di coinvolgere i ragazzi nell’analisi di problemi legati al tema dell’energia e nella creazione di soluzioni originali e innovative.

La nostra scuola ha partecipato con una rappresentanza della scuola media e del liceo per un totale di ben 4 squadre. È stato difficile, sarebbe sciocco nasconderlo. Come ogni prima volta tutto è stato una scoperta: capire il meccanismo della gara, comprendere la richiesta relativa al progetto di ricerca, imparare a programmare il robot costruito con Spike Education Prime.

Ogni incontro ci ha permesso di capire qualcosa di più e di scoprire il vero cuore di questa gara che va ben oltre la robotica: i valori fondanti di FIRST®, infatti, promuovono l’inclusione ed il lavoro di squadra.

Il premio per la performance nella gara di robotica ed il premio “Oltre la robotica” sono stati vinti dall’IC Frezzotti Corradini di Latina. La squadra, che partecipa alla manifestazione già da alcuni anni, si è dimostrata estremamente collaborativa ed empatica quando i nostri team si sono trovati in difficoltà o presentavano i loro progetti, tutti erano d’accordo sulla loro vittoria.

Nonostante tutto i nostri team hanno ottenuto ottime posizioni nella gara di robotica dove il team del liceo A.T.O.M si è classificato secondo ed ha vinto anche il premio progetto innovativo. Nella scuola media il team ENERGY TOGETHER ha vinto il premio stella nascente, i team ELECTRIC BABES e THE ENERGY RAPTORS hanno vinto il premio motivazione.

È stata una vera giornata di festa, i ragazzi già scalpitano per partecipare il prossimo anno e noi con loro!

Grazie al team di FIRST LEGO LEAGUE ITALIA che ci ha accompagnato ed aiutato nell’organizzazione dell’evento. Grazie a tutto il personale della scuola che ha contribuito alla riuscita del progetto. Grazie alla Direzione della scuola, senza il suo sostegno tutto ciò non si sarebbe realizzato.

Infine, grazie ad ogni ragazzo che è stato coinvolto e che ha vissuto con noi l’avventura.

Insegnanti Maura Ferritto e Paola Mattioli

Sono ormai 12 anni che lavoro presso la nostra scuola, Istituto Marymount. Quello che mi ha sempre più affascinato è l’internazionalità di questa scuola con la sua presenza in tutto il mondo.
Ho avuto l’opportunità di conoscere l’insegnante di arte e STEAM del Marymount di New York, Ms Mai Mack, ed insieme abbiamo collaborato per uno scambio tra le nostre classi.
I ragazzi delle tre classi di quarta primaria insieme alle docenti inglesi durante la lezione di tecnologia hanno lavorato ai mobiles di Alexander Calder. Abbiamo letto la sua storia e ciascuno ha disegnato e progettato la sua opera con i materiali a disposizione.
A fine gennaio durante un incontro online alcuni dei nostri studenti hanno avuto la possibilità di presentare il lavoro della propria classe agli studenti di Ms Mack collegati in un Google Meet da New York.
Hanno parlato dell’opera di Calder, del loro progetto, dei materiali, dei problemi riscontrati, ma anche dell’emozione di parlare a dei ragazzi loro coetanei che in quel momento si trovavano a New York!
Interessanti anche le domande e i commenti che le studentesse di New York hanno posto suscitando il coinvolgimento dei nostri alunni.
Un grande grazie alle mie colleghe che si sono lasciate coinvolgere ed hanno guidato la conversazione.
Uno studente lo scorso anno mi disse – questa scuola mi prepara a vivere il mio posto nel mondo.
D’altra parte cos’è il Marymount se non questo? Una famiglia che crea ponti e connessioni.

Maestra Paola Mattioli

Durante un’ora di supplenza non ci siamo fatti scappare l’occasione di fare un’attività che mescolasse l’arte e il digitale. La proposta è stata quella di remixare, ovvero modificare, alcune foto di ombre inviate in Classroom. Ogni studente poteva scegliere quale foto, anche più di una, ispirasse la sua creatività, poi utilizzando l’App Tayasui Sketches School l’ha modificata secondo il proprio gusto.  Questa è una attività nata durante il primo lockdown grazie ai ricercatori del Tinkering Studio del museo delle scienze Exploratorium di San Francisco, che proposero questa attività libera su Twitter per cercare di rasserenare un po’ quei momenti difficili. Un utente postava una foto di ombre e poi chiunque poteva scaricarla, modificarla e twittarla nuovamente con l’hashtag #LightUpOurDays. Nei nostri iPads di scuola abbiamo usato l’App menzionata, ma si può fare semplicemente usando la funzione modifica del proprio cellulare. E’ un’attività divertente, semplice, coinvolgente e molto creativa. Ogni volta che la propongo in classe poi i bambini aguzzano la vista e cercano sempre di guardare oltre nelle ombre che vedono in giro. Di seguito troverete le ombre proposte da remixare e i lavori consegnati dai bambini di 5B dopo un’ora molto creativa, non vi sembra incredibile che l’ombra di una molletta per il bucato sia stata trasformata in Batman? Se volete cimentarvi scaricate una foto di ombra, cliccate il tasto modifica e disegnate sopra di esse quel che immaginate, buon divertimento!
Maestra Paola

Questa settimana, in occasione della Giornata della Lingua Cinese nel mondo, e con un check al fuso orario, la classe 3A scuola primaria ha avuto la possibilità di fare un meeting online con una classe di pari livello in Cina.

Il collegamento con la scuola è stato fatto grazie a Mr Micheal, attualmente Academic Principal presso la Beijing Enlighten School di Pechino.

La conversazione in classe è stata guidata in lingua inglese con Miss Niamh e l’insegnante di lingua inglese della classe cinese, che hanno sostenuto i bambini nelle domande e nelle risposte da ambo le parti.

Alcuni bambini prima della domanda si sono anche presentati in cinese ed hanno mostrato il loro entusiasmo nel conoscerli.

L’imbarazzo di alcuni nel parlare è stato schermo di una sincerità che caratterizza i nostri bambini e del grande senso di apertura che vivono in una realtà come la nostra scuola.

Uno dei goal delle Religiose del Sacro Cuore di Maria è proprio creare unità attraverso la diversità e noi insegnanti cerchiamo di renderlo vivo nella nostra didattica anche con esperienze come quella di oggi.

Prof.ssa Paola Mattioli