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La nostra scuola è stata selezionata tra i venticinque istituti, in rappresentanza di ventuno Paesi, nell’ambito della competizione organizzata da Take Action Global e LEGO Build the Change.

In qualità di LEGO BtC School, il Marymount si unirà ad altri istituti nell’impegno attivo sui temi della sostenibilità e del cambiamento positivo. Il riconoscimento e il coinvolgimento in questa iniziativa costituisce, infatti, una nuova occasione per esplorare esperienze di apprendimento interattive e divertenti e per crescere insieme come comunità locale e internazionale.

Attraverso materiali didattici condivisi, tavoli di confronto e creazione di contenuti, i nostri studenti continueranno così il percorso, intrapreso con successo, su tecnologia ed educazione ambientale relazionandosi con coetanei di tutto il mondo.  

“I liked the LEGO® Build the Change Project because it helped me get new ideas, I had fun whilst learning and because I like the idea of a “Lego-Fun-Learning” project” – L., 4B Student

“I really liked the LEGO® Build the Change Project because it was fun and exciting. It was built on creativity and so we could use our imagination to build something that can help save the planet.” – G., 5B Student

“LEGO® Build the Change is an amazing initiative created by TAG and the LEGO® it allows students to learn about sustainability through play. Our students have demonstrated that through their passion they can achieve great things!” – Patricia Belanger, Upper Elementary Teacher

Nei giorni 19 e 20 Maggio 2023 presso il parco tematico Cinecittà World, 7 squadre, ognuna formata da 4 studenti del Liceo Marymount, sono state protagoniste della fase finale del Concorso nazionale Matematica per tutti, promosso dall’associazione Tokalon e patrocinato dall’Università Roma Tre.Insieme ad altri 1000 studenti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono cimentati nelle gare di calcolo mentale e tassellazione del piano, attraverso giochi da tavolo pensati per un approccio ludico della matematica.  E’ stata una bellissima esperienza che ha permesso agli studenti di confrontarsi in modo stimolante e divertente con i loro coetanei, aumentando le loro abilità e competenze nel lavoro di squadra. 

(A cura del Prof. Molinari)

“Il processo entra in classe”
Ha visto una grande partecipazione la simulazione di processo che si è svolta presso la nostra High School nell’ambito del progetto del Rotary International contro la violenza di genere. I nostri studenti, che si sono preparati nel corso delle settimane precedenti, guidati da professionisti legali di lungo corso, hanno potuto infatti svolgere, nella palestra di via Nomentana, un dibattimento – fase centrale del processo penale – simulato basato su di un fatto di cronaca realmente accaduto, vestendo, tra gli altri, i panni di accusa, difesa, periti, imputato.

Le classi coinvolte, grazie quindi ad una simulazione di ruolo, hanno cercato di comprendere non solo l’iter processuale che si affronta in questi casi, ma anche le conseguenze che derivano da reati di questo tipo, in aderenza con l’iniziativa che mira a diffondere e a far conoscere tra i banchi i valori della legalità, rendendo gli studenti non semplici destinatari di nozioni, ma protagonisti attivi, consapevoli e informati. Il prossimo 26 maggio, a conclusione del progetto, verranno assegnati i riconoscimenti presso l’High School di via Livorno.

Per approfondire:

La settimana scorsa una delegazione degli studenti della scuola dell’Arkansas Thaden – Stati Uniti – è venuta a farci visita, rafforzando, attraverso un viaggio d’istruzione in Italia, il progetto di interscambio con il nostro Istituto.

Gli studenti hanno infatti visitato entrambi i campus, conoscendo più da vicino la realtà Marymount sia nella sede di via Nomentana – che ospita alunni dall’infanzia alle medie – sia in quella di via Livorno, dove si trova la nostra High School.

Grazie ad un tour negli ambienti della nostra scuola (tra cui, ad esempio, aule, palestre, Fab Lab, spazi verdi dedicati all’outdoor education), guidati dai nostri allievi, gli studenti della Thaden School hanno dimostrato grande interesse nell’approfondire il sistema scolastico italiano e nell’avvicinarsi alla comunità Marymount nelle sue molteplici sfaccettature.

Nei giorni trascorsi nella capitale, inoltre, sono state numerose le iniziative di condivisione e si è presentata anche l’opportunità di visitare il parlamento.

Uno dei tanti appuntamenti, questo, che costituisce il più ampio quadro di formazione internazionale che l’Istituto Marymount, insieme al network RSHM, mette a disposizione dei suoi alunni, incoraggiandoli attivamente ad allargare i propri orizzonti. 

Un’interessante conferenza che ha permesso agli studenti del nostro liceo di conoscere ed approfondire il significato di “bene culturale” grazie all’intervento dell’Arma dei Carabinieri. Un incontro ricco di spunti, durante il quale gli allievi della nostra High School hanno avuto l’occasione di porre domande a chi, ogni giorno, si occupa di preservare il patrimonio culturale del nostro Paese. Un viaggio tra storia, arte, siti archeologici, facendo riferimento a fatti di attualità ed esempi pratici, lasciando ampio spazio a quesiti e curiosità da parte di tutti i presenti.

Una giornata ricca di gioia, felicità ed emozioni: sabato 6 maggio, alle ore 10.00, presso la cappella della nostra scuola, i bambini che hanno seguito il catechismo hanno ricevuto il sacramento della Comunione. Un percorso di durata biennale – articolato da ottobre a maggio – che, per la seconda volta, si è concluso qui, nel nostro Istituto, con una messa officiata da Don Danilo. 

Guidati, in questo cammino, dalle catechiste Maria Flavia Andreucci, Paola Pepere, Barbara Schiano, i bambini hanno aperto la cerimonia portando all’altare tutti i lavori fatti in questi due anni, proseguendo, poi, con le letture, i salmi, la preghiera dei fedeli, l’offertorio e il dono delle rose bianche. Le famiglie hanno assistito con grande partecipazione: genitori e nonni presso la cappella, altri ospiti presso il Salone e il Refettorio tramite schermi.

A conclusione della funzione la catechista Barbara ha condiviso sentimenti e riflessioni anche sull’esperienza e il ruolo del catechista; infine, i ringraziamenti da parte di Mrs. Fornabaio.  

Mettere in campo i valori dello sport per contrastare bullismo e cyberbullismo: è stato un evento coinvolgente quello che ha visto una rappresentanza di giocatori della squadra della Lazio e della sua dirigenza incontrare, presso il liceo Marymount in via Livorno, alcune classi del nostro Istituto.

Un confronto aperto su temi trasversali e di grande attualità, che ha spaziato dall’amore per il pallone al fairplay fino a toccare i fenomeni legati al bullismo e al cyberbullismo, con testimonianze e racconti.

In particolare il calciatore Alessio Romagnoli e la calciatrice Angela Orlando hanno avuto modo di condividere con gli studenti vittorie e ostacoli del loro percorso atletico, imparando col tempo a reagire alle sconfitte ma anche agli attacchi gratuiti. Si è affrontato il tema della tifoseria, della carriera sportiva che può essere influenzata da fattori esterni, da pressioni psicologiche che possono, a loro volta, condurre ad ansie da prestazione e a veri e propri crolli emotivi.

Durante l’incontro è stato citato il libro “Il mio amico Leo”, un racconto di fantasia, edito da Baldini + Castoldi, che narra l’amicizia tra Leonardo Bonucci (autore della pubblicazione insieme a Francesco Ceniti, illustrazioni di Martin Laksman) e un ragazzo che, rompendo il silenzio riguardo alle azioni che era costretto a subire, riesce, con coraggio, ad uscire da una difficile situazione di bullismo.

Un’occasione, questa, nella quale studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di dialogare con i protagonisti dello sport, ponendo loro alcune domande e togliendosi delle curiosità, nell’ambito del ciclo di incontri che la squadra organizza presso gli istituti scolastici tramite l’iniziativa “Lazio nelle scuole”.  

Un incontro ricco di spunti quello che gli studenti delle classi della III e V B Primaria, immersi nel verde dell’area padiglioni dell’Istituto Marymount (outdoor learning), hanno avuto modo di vivere grazie all’intervento della Professoressa Lina Fusaro, ecologa che lavora presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e studia la risposta delle specie arboree a stress ambientali di origine naturale e antropica, stimando i benefici che la vegetazione garantisce alla popolazione in ambito urbano. 

Di seguito riportiamo il racconto dell’intensa e interessante giornata che ha visto i nostri alunni prendere parte all’appuntamento con grande interesse ed entusiasmo; un resoconto a cura delle insegnanti Lidia Tavani e Amy Alison Bivin, ClimateActionLeader nella nostra scuola e Ambassador per l’Italia. Buona lettura!  

As part of our Climate Action School commitment, we were tasked with researching and identifying a Keystone Species that represents our country and connects Marymount with climate science, personal identity and our school culture. We chose the olive tree as it plays a key role in Italy’s environment, diet and culture.Subsequently, students from elementary, middle school and high school participated in a design competition to create a logo to represent our CAS’s Keystone Species. 

Se fossi un albero: una giornata verde!
Seduti in cerchio sotto Ginkgo, l’albero che ormai i bambini considerano loro amico, abbiamo ascoltato con attenzione l’intervento della professoressa Fusaro. Inizialmente abbiamo rivisto le funzioni delle principali componenti dell’albero (le radici, il tronco, le foglie…), provando ad immedesimarci in queste e vivendo esperienze coinvolgenti che ci hanno divertito ed emozionato. Ci siamo presi per mano, intrecciando le nostre dita come fossero radici…. “Io sento che mi schiaccia”, osserva qualcuno, “Sì, accade – risponde la professoressa Fusaro – che le radici di un albero possano schiacciare le radici di un altro albero e c’è sempre un motivo. Proviamo a pensare: cosa potrà significare? Cosa starà comunicando quell’albero all’altro albero?”. Da subito siamo entrati in un contesto formativo interattivo che i bambini hanno molto apprezzato, partecipando con tantissime domande e osservazioni. 
Abbiamo discusso insieme delle diverse risorse e abilità che le piante utilizzano per interagire con l’ambiente e comunicare tra loro, mettendo a fuoco i loro bisogni e il contributo che esse offrono nella vita degli esseri umani non solo da un punto di vista materiale, ma anche emotivo e psicologico. 
“L’albero che mi fa sentire a casa – racconta una bambina – è la Magnolia, perché quando eravamo in lockdown io avevo il computer vicino una finestra dove vedevo la Magnolia e la guardavo sempre!”. L’ultima domanda di un bambino restituisce il clima di partecipazione immersiva che abbiamo vissuto: “Gli alberi hanno un cuore dentro di loro?” “Do the trunks of trees have a heart?” then he added, “the olive tree makes me feel at home because when my Grandad died, my dad planted an olive tree at our school” and said “when I see the tree it reminds me he is with me in my heart every day”.  “Gli alberi – risponde la professoressa – non hanno un organo specifico con le funzioni che noi associamo al cuore o al cervello, ma hanno una parte più razionale e una parte più sensibile e percettiva che funzionano tra loro in modo integrato”. 
La natura – essere umano compreso – è un sistema unico e integrato, funziona bene quando rispettiamo tali processi di interconnessione: più la viviamo più la sentiamo vivere in noi in modo spontaneo.
Grazie ancora professoressa Fusaro!

In occasione del Dantedì 2023 gli studenti della III C della scuola secondaria di I grado, guidati dalla Professoressa di Italiano e Latino Francesca Lamberti e facendo seguito al lavoro svolto in classe sulla Divina Commedia, hanno realizzato un cartellone con pensieri rivolti al sommo poeta.
Il titolo del progetto è stato infatti tratto dall’ultimo verso del canto XXXIV dell’Inferno, quello che, tra tutti, ha maggiormente colpito i ragazzi: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Gli studenti, quindi, dopo aver scritto una lettera indirizzata all’autore, esternando, attraverso la scrittura, le loro considerazioni non solo sull’opera ma anche sui sentimenti, le vicissitudini, gli ostacoli e i punti di contatto tra il loro vissuto e quello di Dante, hanno rielaborato i concetti contenuti nel poema in chiave intima e personale, interiorizzando, al di là dell’aspetto nozionistico, insegnamenti e valori che questo capolavoro, dopo più di settecento anni, ha da trasmettere ancora oggi.

Nella calma e nella serenità del giardino della nostra scuola, si sono messi in contatto con l’ambiente circostante e con loro stessi, concedendosi il tempo per metabolizzare i molteplici contenuti dell’opera e rivolgendosi, in forma scritta, direttamente a Dante per condividere con lui riflessioni, esperienze e spaccati di vita.

Successivamente le lettere sono state poi raccolte in un unico, grande cartellone: quasi a testimoniare un dialogo presente e senza filtri che, in modo autentico, attraversa tempo e spazio.

Di seguito condividiamo qualche scatto dell’iniziativa.

Sono ormai molteplici le esperienze internazionali attive presso la Marymount High School di via Livorno. Oltre al MUN (Model United Nations, che si svolge, nel nostro Istituto, già a partire dalla scuola secondaria di I grado), ai gemellaggi e gli scambi interculturali con gli USA, alle numerose conferenze e agli interventi di relatori di primo piano nel campo della diplomazia e del public speaking, gli studenti hanno spesso occasione, nel corso dell’anno scolastico, di partecipare ad uscite didattiche alla scoperta delle istituzioni e del loro funzionamento.

È stato questo il caso della visita a Bruxelles delle classi del primo e secondo liceo, che hanno avuto così modo di conoscere da vicino alcuni organi determinanti per l’UE.

Nel cuore del Vecchio Continente, accompagnati dalle Professoresse Bianchini e Martino e dal Professor Garrocho, gli studenti hanno preso parte ad un interessante programma che ha permesso loro di visitare, per qualche giorno, la capitale del Belgio, approfondire la nascita della comunità europea e partecipare a simulazioni presso il Comitato Europeo delle Regioni, l’organo consultivo dell’UE che rappresenta gli enti locali e regionali d’Europa.

Di grande interesse sono stati i focus presso l’House of European History; un’uscita didattica, questa, che ha lasciato spazio anche a parentesi di divertimento, condivisione e approfondimento culturale (ad esempio, durante il tour presso il museo dedicato a Magritte).

Di seguito, quindi, condividiamo alcune immagini di questa esperienza che, in linea con le tante iniziative della nostra scuola, vuole incoraggiare ragazze e ragazzi ad essere protagonisti attivi e fattori di cambiamento della società.