In un presente segnato da conflitti, tensioni e incertezza, l’anniversario della nostra scuola, che da 95 anni forma giovani alla vita piena, al dialogo e alla solidarietà, è un’occasione preziosa per rinnovare il nostro impegno operoso a favore della pace, guidati dalle parole delle fondatrici.
“Questo posto è storico e non semplicemente perché vi ha soggiornato Giuseppe Garibaldi, ma perché sotto ci sono le catacombe… Se solo potessi sedermi fuori in uno di questi graziosi balconi a meditare su quello che accade intorno a noi, che grande conforto spirituale potrei trarne, ma bisogna alzarsi e lavorare. Non c’è tempo per leggere i miei sogni e le mie aspirazioni”. Quando Madre Butler il 7 ottobre del 1930 scrive queste parole a una consorella per comunicarle l’emozione e la gioia per la fondazione della nuova scuola nella Città Eterna, ha ben chiaro quale debba essere il suo impegno e quello dell’intera comunità di religiose da lei guidata: non perdere neanche un minuto, non stare a guardare dal balcone, poiché ombre minacciose si addensano sui cieli dell’Europa e l’educazione, lo sanno bene, è l’unico antidoto contro gli spettri che il ricordo della Grande Guerra evoca ancora.
A quello stesso monito e a quella stessa visione educativa vogliamo restare ancorati ancora oggi in un momento storico in cui le notizie di guerre, instabilità e crisi umanitarie sembrano non lasciarci tregua, in modo da insegnare sempre più ai nostri bambini e ai nostri giovani che l’essenza del loro studio e del loro impegno deve volgersi a favore del prossimo, vestendo i panni di costruttori di ponti, promotori di dialogo, cittadini consapevoli e compassionevoli.
Da 95 anni qui nella nostra scuola, radicata nella storia e nel cuore spirituale della città, continuiamo a tenere viva la tensione tra contemplazione e azione che Madre Butler esprimeva con tanta forza: il desiderio di meditare sul mistero della vita, ma anche la chiamata quotidiana a rimboccarsi le maniche e a costruire.
Celebrare i 95 anni del nostro Istituto significa, allora, non solo ricordare, ma rinnovare, tornare alle origini per ritrovare slancio, gratitudine e responsabilità verso il futuro. È un invito a tutta la comunità educante – studenti, famiglie, docenti, ex alunni, personale non docente e religiose del Sacro Cuore di Maria – a riconoscere il valore profondo di questo cammino condiviso per continuare a essere, insieme, custodi della vita e seminatori di pace.