Col mantenimento di questa importante attestazione collegata agli obiettivi dell’Agenda 2030, il nostro Istituto rinnova l’impegno per la promozione di un ambiente lavorativo inclusivo e sempre più orientato all’empowerment femminile.
È stata rinnovata dopo un percorso intrapreso fin dalla primavera del 2022 e al termine dell’audit delle scorse settimane da parte dell’ente certificatore Bureau Veritas la Certificazione UNI/PdR:125:2022, strumento che definisce i temi e le strategie per guidare le aziende a un modello sempre più rispettoso delle competenze femminili. Una notizia che non ci sorprende di certo, visto l’apporto che le figure femminili hanno sempre dato all’ormai secolare tradizione educativa della nostra scuola e che conferma la crescente sensibilità verso il tema della lotta alle discriminazioni e il desiderio autentico di trasmettere alle studentesse e agli studenti una vera cultura delle pari opportunità.
Ma quali sono stati i passi concreti per mantenere questo riconoscimento ottenuto per la prima volta a dicembre 2023? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Marina Margiotta, Responsabile delle Risorse Umane e coordinatrice delle azioni che hanno portato alla certificazione sulla parità di genere: “Credo che le misure più significative riguardino l’impegno costante a garantire una vera parità salariale e il supporto alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro. Quest’ultimo punto ci sta particolarmente a cuore perché molti studi evidenziano proprio che solo una donna su quattro rientra a lavoro dopo la maternità, un dato inaccettabile per una società democratica evoluta come la nostra, che ci fa riflettere e deve, perciò, indurci all’azione”.
In funzione di questo importante obiettivo l’Istituto Marymount prevede, infatti, una serie di interventi contenuti nel piano “Genitorialità e cura” che facilitano il rientro delle madri al lavoro, favorendo per esempio il mantenimento dei rapporti durante il congedo, prevedendo un reinserimento graduale, lo smart-working nelle fasi più delicate, una polizza sanitaria integrativa, in un’ottica di promozione, insomma, della cultura della cura e del care-giving.
“In quanto realtà educativa, il nostro primo obiettivo è che sia ben chiaro a tutti, lavoratrici, lavoratori, utenti, che l’alterità è sempre una ricchezza e che l’uguaglianza di genere è un elemento imprescindibile di civiltà e affermazione dei diritti umani” – prosegue la Dott.ssa Margiotta – “La certificazione è solo un’ulteriore conferma di quanto essa sia un valore aziendale condiviso da tutto il personale, come è emerso chiaramente dai sondaggi e dalle interviste, condizione essenziale perché si rifletta sulle studentesse e sugli studenti, cittadine e cittadini di domani. A questo proposito, mi preme anche far rilevare il valore internazionale di questa attestazione, dal momento che la Prassi di Riferimento 125/2022 si ispira proprio all’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, un paradigma che siamo sempre stati molto attenti a promuovere a livello didattico attraverso iniziative come la recente installazione artistica Zapatos Rojos, che ha visto il coinvolgimento della nostra Middle School in un evento di fortissimo impatto comunicativo contro la violenza sulle donne, o i regolari incontri con associazioni militanti come Doppia Difesa”.
Azioni che sono, nei fatti, la prova di un’alleanza molto forte all’interno del nostro istituto tra la compagine gestionale e quella educativa, “sinergia che si traduce in un’organizzazione del lavoro attenta a garantire una partecipazione equa e paritaria ai percorsi di formazione e valorizzazione, nel rifiuto di stereotipi culturali o di qualsiasi forma di molestia verbale o fisica” conclude il Presidente della Fondazione Istituto Marymount Avv. Mario Gallavotti, che sottolinea a tal proposito la procedura di segnalazione di abusi, la creazione del Comitato Guida Gender Equality e l’importanza delle ‘Linee guida per l’uso di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere’, implementate e diffuse tra tutto il personale già dal 2023, “poiché è nostra convinzione che un uso gentile e neutrale del linguaggio può essere uno strumento potente per scardinare consuetudini e preconcetti, catalizzando in questo modo quel cambiamento sociale e culturale che la nostra comunità auspica e persegue con convinzione”.