Di seguito condividiamo la testimonianza della visita didattica presso il Museo dell’Ara Pacis che ha coinvolto le classi IVA e IVB (Classico e Scientifico) del nostro liceo. In allegato l’articolo scritto dalla studentessa Lucrezia Cerulli.   

La scuola e il corpo docente, in perfetta linea con il nostro percorso di studi classici, ha organizzato il giorno 14 Ottobre 2022 una visita guidata della maestosa Ara Pacis di Ottaviano Augusto. L’opera, emblema della Pax Augusta e della conseguente prosperità e stabilità politica portate dal Princeps a Roma, venne commissionata dal Senato nel 13 a.C per celebrare il ritorno di Augusto dalle sue campagne in Spagna e Gallia.

T.1 Res Gestae Augusti, 12, 2 Cum ex Hispania Galliaque, rebus in iis provincis prospere gestis, Romam redi, Ti. Nerone P. Quintilio consulibus, aram Pacis Augustae senatus pro reditu meo consacrandam censuit ad campum Martium, in qua magistratus et sacerdotes virginesque Vestales anniversarium sacrificium facere iussit.

Accompagnati dalle Prof.sse Eleonora Fortunato e Federica Turco ci siamo tuffati in una realtà Augusto rege ripercorrendo le leggendarie origini di Roma e le Res Gestae Divi Augusto che hanno donato all’impero tempi tanto felici da essere denominati seculum aureum. Il monumento, ritrovato sotto Palazzo Peretti in via in Lucina, venne restituito al pubblico dopo un lungo periodo di inaccessibilità dovuto alla necessità di realizzare condizioni più idonee per il mantenimento e la protezione dell’altare dagli agenti esogeni. Oggi la preziosa Ara è custodita in una struttura simile ad una teca di vetro dove, con un gioco di luci e ombre, la piena luce naturale filtra attraverso il vetro ricreando l’illuminazione originale di quando era collocata nel Campo Marzio. L’altare originariamente si trovava, non a caso, al centro di questo vastissimo terreno pianeggiante sul quale si svolgevano l’ addestramento militare e le manovre belliche. Era localizzato vicino al Pomerium, confine sacro della città, nel punto dove quindici anni prima era stato edificato il Mausoleo di Ottaviano. Importante da sottolineare è che L’Ara Pacis e l’opera dell’ Horologium Augusti, creati e inaugurati contemporaneamente, furono posizionati in modo tale che il 23 settembre, giorno del compleanno di Augusto, l’ombra dell’obelisco puntasse verso l’ingresso dell’altare.

Nella quiete dell’isolamento acustico e in quel meraviglioso gioco di luci garantiti dalla teca, è stato possibile osservare i bassorilievi decorativi minuziosamente. Nei lati più lunghi, fiancheggiando le porte, sono rappresentate da un lato due scene estremamente allegoriche: a sinistra la personificazione della Terra (Tellus) simile un po’ alla Venere genitrice lucreziana, e a destra quella di Roma, rappresentata come una donna guerriera dotata di elmo, spada e scudo, associabile alla figura di Minerva. Dal lato opposto invece abbiamo assistito a scene tradizionali della mitologia romana: a destra il sacrificio di Enea ai Penati, dov’è presente la leggendaria scrofa bianca e a sinistra il Lupercale con i celeberrimi Romolo e Remo.

Al culmine della visita abbiamo dovuto abbandonare quel paradiso della Pax Augusta e a malincuore siamo ritornati sui nostri passi.

Lucrezia Cerulli

LINK ALL’ARTICOLO IN PDF