Una delegazione davvero speciale ci ha rappresentati quest’anno alla Fiera dell’innovazione didattica più importante d’Italia. Un piccolo gruppo di alunne e alunni delle classi Quinte della Scuola Primaria ha stimolato la curiosità dei presenti col progetto ‘Una mano robotica per migliorare il mondo’, lanciando loro una sfida…
Hanno solo dieci anni, ma un entusiasmo e una creatività fuori dal comune. La loro passione per la tecnologia, l’arte e la scienza li ha portati a rappresentare brillantemente il lavoro svolto insieme ai compagni delle Quinte A, B e C nell’edizione 2025 di DIDACTA, svoltasi a Firenze dal 12 al 14 marzo, dove il nostro istituto è stato ospite del prestigioso Campus Store Arena nell’ambito del “Programma delle classi”, spazio dedicato alle best practices nel campo dell’innovazione didattica che ha selezionato, oltre al nostro, solo altri sette istituti in tutta Italia.
Qui Fosco, Gabriella, Andrea, Giulia, Giorgia e Antonio hanno avuto modo di far conoscere al pubblico l’attività svolta durante le due ore settimanali di STEAM (Science, Technology, Engeneering, Art e Maths), nel corso delle quali hanno esplorato in modo pratico e creativo le applicazioni della tecnologia all’arte, compiendo anche un passo in più.
Il progetto presentato a DIDACTA è stato, infatti, il culmine di un percorso che ha unito scienza e solidarietà. Ispirati dall’associazione genovese “Io do una mano” – che si occupa di realizzare ausili per bambini affetti da malformazioni congenite agli arti superiori utilizzando la stampa 3D – le alunne e gli alunni delle nostre Quinte hanno progettato e realizzato una mano robotica utilizzando materiali semplici come cannucce, filo e cartoncino. Nell’arena che li ha ospitati, i sei delegati hanno spiegato con spontaneità e un pizzico di emozione il loro destreggiarsi tra riproduzioni di giunture, falangi e tendini, facendo emergere non solo approfondite conoscenze tecnologiche e anatomiche, ma anche un incredibile talento comunicativo.
Il ruolo dei docenti è stato, naturalmente, fondamentale in questo processo: i ragazzi hanno ringraziato pubblicamente con parole cariche di grande affetto le maestre Paola Mattioli e Maeve Ryan, che li hanno guidati e supportati con straordinaria competenza ed entusiasmo. E alla fine della presentazione, non solo hanno ricevuto applausi e complimenti, ma hanno anche “sfidato” gli insegnanti presenti a replicare l’esperienza nelle loro classi, sottolineando come l’uso della tecnologia possa essere un potente strumento di inclusione e solidarietà.
“Una giornata che non ci potremo mai scordare, una fiera enorme e piena di cose stupende” – hanno detto i nostri piccoli ‘influencer’ sul treno di ritorno da Firenze – “Al momento di parlare eravamo tutti un po’ agitati, ma la paura non ha vinto e l’entusiasmo ha superato tutto”.